Così si perde la guerra del tempo - Max Gladstone, Amal El-Mohtar ****

 

Che storia è questa?

Una storia d'amore?

Una storia di guerra che si svolge lungo l'infinito wibbly-wobbly-timey-wimey di cui oramai siamo capaci di intravedere le sfumature?

Dunque cos'è che leggiamo?

Un conflitto senza nome combattuto da fazioni uguali e contrarie le cui motivazioni sfuggono ai più, sale e ridiscende le correnti del tempo con uno scopo oscuro.

Niente è definito, gli obbiettivi non sono chiari.

Ci sono missioni da compiere, scopi da perseguire, trame da disfare e correnti da assecondare.

Non sappiamo chi è chi, ma ci viene raccontato di alcuni di loro; Rossa e Blu che sfuggono al marasma e isolate nell'animo qualcosa riescono a cambiare a sentire a raccontare l'una all'altra del loro mondo e del loro sentire così lontano eppure...

Un rapporto epistolare scritto sui materiali più disparati, codificato in maniera impossibile che avvicina le anime nonostante il tempo e nonostante lo spazio ed è subito psicostoria.
Non solo: in questo romanzo i due autori riversano il loro amore per la fantascienza, attingendo a piene mani dalla letteratura sui viaggi nel tempo le cui eco si avvertono tutte:
da La compagnia del tempo, di Kage Baker, alla più strisciante scienza di Hari Seldon, passando naturalmente per Indietro nel tempo di Jack Finney e quanti altri possono venirvi in mente.
Un romanzo gradevole, sicuramente non miracoloso, ma che si legge volentieri e velocemente.
E poi ha un bella copertina.

Così si perde la guerra del tempo  
Max Gladstone, Amal El-Mohtar

Mondadori